Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati.
(Gore Vidal, La statua di sale, 1948)

domenica 15 maggio 2011

Noi e l'Islam...

Visti i recenti avvenimenti in tutto il nord dell’Africa, ho deciso di avviare una “serie” di post dedicati a questa parte del mondo che è rimasta nel mio cuore per moltissime ragioni.

Noi ci siamo stati 3 volte: 2 in Egitto ed una in Marocco..
La prima volta ci siamo andati nel 2005 per una bellissima crociera sul Nilo. La seconda volta l’anno successivo, quando abbiamo fatto un tour delle città imperiali del Marocco ed una settimana al mare sull’oceano (Agadir). L’ultima volta (almeno per ora, ovvio!) siamo andati per Capodanno nel 2008 a Sharm El Sheik.

Come già detto qualche post fa (http://vadoinviaggio.blogspot.com/2011/03/la-sfiga-del-viaggiatore.html)  nel 2005 c’era stato un attentato terroristico a Sharm. Quella stessa estate, quindi, non c’erano tantissimi turisti (soprattutto italiani) in Egitto e questo ci ha permesso di stabilire un rapporto più informale con la nostra guida che ci ha parlato dell’Islam, della condizione della donna e di tutto quello che spesso ci viene presentato in tv come “il male assoluto”.

Abbiamo fatto delle lunghissime chiacchierate con Amin, la nostra guida lungo il Nilo,  un ometto simpatico e spiritoso che non avendo troppi turisti a cui badare trascorreva con noi le serate in crociera sul ponte della nave.

Prossimamente metterò qualche post che parla dei posti (tutti STUPENDI) che abbiamo visto ma oggi parlerò di questi incontri che ci hanno aperto la mente (del resto i viaggi servono soprattutto a questo, no?).

La unica moglie di Amin andava a lavorare e non portava il velo. Lui diceva che se lei o se la famiglia di lei fossero stati più tradizionalisti non avrebbe avuto nulla in contrario a che lei lo indossasse. Ma lei non voleva metterlo e a lui non dava fastidio. Si erano conosciuti, innamorati e sposati per amore. Nessuno della famiglia di lei l’aveva venduta bambina col burka e schiava ad un uomo adulto sconosciuto.
Avevano due bei bambini e speravano che diventassero acculturati e felici, così come ciascuno di noi si augura per i propri figli. Amin era contento del suo lavoro perché a differenza di molti lavori in Egitto gli consentiva di far vivere, insieme allo stipendio della moglie, dignitosamente la sua famiglia. Ci ha anche detto che molte donne che conosceva portavano il velo per scelta e non per imposizione e che quelle stesse donne, tornate a casa, erano in ordine e curate per i loro uomini. Tutti monogami. Tutti senza barba lunga. Tutti senza esplosivo nelle mutande.

Amin aveva amici esattamente come lui e parlava dei terroristi islamici come una piaga della loro religione, del loro paese, della loro cultura.

Mohammed, la nostra guida al Cairo, era preparatissimo, laureato, gentilissimo e alla ricerca dell’amore. Diceva che gli sarebbe piaciuto incontrare una ragazza egiziana ma anche straniera per la quale perdere la testa e sposarsi, avere dei bambini. Insomma… un po’ il pensiero di tutti i single del mondo occidentale e non.

Ora… io so che esistono gli integralisti. So che gli attentati sono una cosa agghiacciante. Ma so che anche noi, nel nostro paese, abbiamo i “terroristi”. Abbiamo gli estremisti di destra o di sinistra che vanno in giro con le spranghe a rompere la testa ai “rivali” e a sfasciare le vetrine. Abbiamo uomini (?) disgustosi che picchiano e tampinano le loro mogli, le loro fidanzate, le loro figlie. E non per questo tutti gli italiani devono essere additati come ultras.

Io sono una tradizionalista. Al ritorno dal viaggio di nozze, ad esempio, ho voluto che il mio letto fosse preparato con lenzuola ricamate di bianco così come si usava un tempo. E durante le feste mi sforzo di imparare a preparare piatti tradizionali affinché questa cultura culinaria non vada persa. E se nella mia cultura tradizionale ci fosse che devo indossare un velo in testa per strada forse lo farei. E personalmente lo troverei dignitoso (se fosse per mia volontà), sicuramente non meno dignitoso di ostentare lato B e lato A (e lati C,D, ...) per farsi assegnare qualche carica.

tutto qui... alla prossima!

Nessun commento:

Posta un commento