Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati.
(Gore Vidal, La statua di sale, 1948)
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martedì 24 maggio 2011

Metti un inverno a Sharm...

So che avevo promesso post sul nord africa… la verità però è che mi ci vuole un po’ di tempo perché tutte le foto di questi viaggi hanno avuto cattive sorti (e pure quelle dei miei amici che proprio per questo hanno definito questa sfiga fotografica “la maledizione di Tutankamon)… Devo quindi trovare un po’ di tempo per scannerizzare le foto che (per fortuna!) avevo stampato e scrivere il post con la dovizia di particolari che meritano.

Nel frattempo mi dedico al post (sempre a tema nord Africa per carità!) su Sharm, destinazione nazional popolare e bellissima.

Fausto ed io ci siamo stati un Capodanno, nel 2009 per l’esattezza. Avevamo veramente molto molto bisogno di riposo perché stavamo gestendo un fidanzamento a distanza Roma – Bratislava, con un matrimonio da organizzare, troppe ore di lavoro al giorno e poco tempo a disposizione per noi due. Grazie anche ad un bonus lavorativo arrivato propiziamente ad inizio dicembre decidiamo di prenotare questa settimana al mare in pieno inverno.

Partiamo dai dubbi che, almeno per quanto ci riguarda, ci avevano assillato maggiormente prima della partenza: che clima ci sarà? Potremo fare il bagno? Ma riusciremo a tornare abbronzati?
Senza dubbio non è il periodo più caldo per andarci, per loro è la punta massima invernale. Ma nonostante questo durante la giornata la temperatura arriva a 27-28 gradi e si può tranquillamente stare al mare (anzi, è ancora più piacevole non starci con i 40 gradi estivi e l’umidità che ti devasta). Unico problema è che verso le 5 fa buio e la temperatura si abbassa anche di 15 gradi… Noi andavamo di mattina al mare e al pomeriggio o oziavamo a bordo piscina (attrezzati con una felpina) oppure approfittavamo per escursioni varie.

Il villaggio da noi scelto, con il supporto dell’agenzia di viaggi, è stato lo Sheraton Dolphin con tour operator Viloratour http://www.viloratour.it/dettaglio_struttura.php?erp=9000.
 

Il villaggio ci è molto piaciuto: camere grandissime e molto carine, piscine stupende e, soprattutto, una bellissima spiaggia con tanto di barriera corallina. Noi siamo stati lì con formula All inclusive e ci siamo trovati benissimo… anzi abbiamo mangiato fin troppo! Trattandosi di un villaggio chiaramente la cucina era internazionale e la cosa onestamente ha contribuito al nostro relax. Unico neo: eccesso di turisti russi (e per russi intendo russe altissime biondissime magrissime) :-)

Non mi dilungo sulla vita da villaggio che è abbastanza simile ovunque ma vorrei indicare le escursioni che abbiamo fatto:
Monastero di Santa Caterina ad un paio d’ore di macchina da Sharm: patrimonio dell’UNESCO e luogo sacro per 3 differenti religioni, cristianesimo, islam ed ebraismo. Secondo me assolutamente imperdibile!
Dahab: cittadina molto carina sul mare con un mercato caratteristico. Ci si passa tornando a Sharm dal Monastero di Santa Caterina…
Barca con il fondo di vetro: è un giro rilassante in cui ti fanno vedere pesciolini e coralli… come giretto può andare bene ma non è niente di incredibile.. si vedono le stesse cose indossando la maschera e gironzolando in acqua!
Giro in quad nel deserto: siamo d’accordo, è una cosa turistica al massimo. Però è divertentissimo e.. date un’occhiata alle foto qui sotto… vale davvero la pena andarci per i colori e i panorami. (nota: indossate gli abiti più vecchi e logori che avete per andarci, al vostro ritorno sarà tutto da buttare)
che dire... io sono veramente innamorata dell'Egitto... e spero che il turismo di questo paese si riprenda in fretta perchè sarebbe veramente un peccato!

domenica 15 maggio 2011

Noi e l'Islam...

Visti i recenti avvenimenti in tutto il nord dell’Africa, ho deciso di avviare una “serie” di post dedicati a questa parte del mondo che è rimasta nel mio cuore per moltissime ragioni.

Noi ci siamo stati 3 volte: 2 in Egitto ed una in Marocco..
La prima volta ci siamo andati nel 2005 per una bellissima crociera sul Nilo. La seconda volta l’anno successivo, quando abbiamo fatto un tour delle città imperiali del Marocco ed una settimana al mare sull’oceano (Agadir). L’ultima volta (almeno per ora, ovvio!) siamo andati per Capodanno nel 2008 a Sharm El Sheik.

Come già detto qualche post fa (http://vadoinviaggio.blogspot.com/2011/03/la-sfiga-del-viaggiatore.html)  nel 2005 c’era stato un attentato terroristico a Sharm. Quella stessa estate, quindi, non c’erano tantissimi turisti (soprattutto italiani) in Egitto e questo ci ha permesso di stabilire un rapporto più informale con la nostra guida che ci ha parlato dell’Islam, della condizione della donna e di tutto quello che spesso ci viene presentato in tv come “il male assoluto”.

Abbiamo fatto delle lunghissime chiacchierate con Amin, la nostra guida lungo il Nilo,  un ometto simpatico e spiritoso che non avendo troppi turisti a cui badare trascorreva con noi le serate in crociera sul ponte della nave.

Prossimamente metterò qualche post che parla dei posti (tutti STUPENDI) che abbiamo visto ma oggi parlerò di questi incontri che ci hanno aperto la mente (del resto i viaggi servono soprattutto a questo, no?).

La unica moglie di Amin andava a lavorare e non portava il velo. Lui diceva che se lei o se la famiglia di lei fossero stati più tradizionalisti non avrebbe avuto nulla in contrario a che lei lo indossasse. Ma lei non voleva metterlo e a lui non dava fastidio. Si erano conosciuti, innamorati e sposati per amore. Nessuno della famiglia di lei l’aveva venduta bambina col burka e schiava ad un uomo adulto sconosciuto.
Avevano due bei bambini e speravano che diventassero acculturati e felici, così come ciascuno di noi si augura per i propri figli. Amin era contento del suo lavoro perché a differenza di molti lavori in Egitto gli consentiva di far vivere, insieme allo stipendio della moglie, dignitosamente la sua famiglia. Ci ha anche detto che molte donne che conosceva portavano il velo per scelta e non per imposizione e che quelle stesse donne, tornate a casa, erano in ordine e curate per i loro uomini. Tutti monogami. Tutti senza barba lunga. Tutti senza esplosivo nelle mutande.

Amin aveva amici esattamente come lui e parlava dei terroristi islamici come una piaga della loro religione, del loro paese, della loro cultura.

Mohammed, la nostra guida al Cairo, era preparatissimo, laureato, gentilissimo e alla ricerca dell’amore. Diceva che gli sarebbe piaciuto incontrare una ragazza egiziana ma anche straniera per la quale perdere la testa e sposarsi, avere dei bambini. Insomma… un po’ il pensiero di tutti i single del mondo occidentale e non.

Ora… io so che esistono gli integralisti. So che gli attentati sono una cosa agghiacciante. Ma so che anche noi, nel nostro paese, abbiamo i “terroristi”. Abbiamo gli estremisti di destra o di sinistra che vanno in giro con le spranghe a rompere la testa ai “rivali” e a sfasciare le vetrine. Abbiamo uomini (?) disgustosi che picchiano e tampinano le loro mogli, le loro fidanzate, le loro figlie. E non per questo tutti gli italiani devono essere additati come ultras.

Io sono una tradizionalista. Al ritorno dal viaggio di nozze, ad esempio, ho voluto che il mio letto fosse preparato con lenzuola ricamate di bianco così come si usava un tempo. E durante le feste mi sforzo di imparare a preparare piatti tradizionali affinché questa cultura culinaria non vada persa. E se nella mia cultura tradizionale ci fosse che devo indossare un velo in testa per strada forse lo farei. E personalmente lo troverei dignitoso (se fosse per mia volontà), sicuramente non meno dignitoso di ostentare lato B e lato A (e lati C,D, ...) per farsi assegnare qualche carica.

tutto qui... alla prossima!

mercoledì 23 marzo 2011

La sfiga del viaggiatore...

Io mi auguro veramente con tutto il cuore che risponderete a questo post dicendomi che quello che sto per raccontarvi è capitato anche a voi ed è tutto assolutamente normale....

L'argomento di questo post è "la sfiga del viaggiatore", argomento sul quale credo di essere ad un livello "experienced"...
E' capitato più e più volte che, subito dopo la prenotazione di un viaggio o subito prima della partenza si verificassero sciagure di ogni tipologia e dimensione nella destinazione del nostro viaggio (*)...

Vi cito qualche esempio...

Agosto 2005: Fausto ed io, come primo viaggio insieme, decidiamo di fare una crociera sul Nilo, a inizio luglio prenotiamo...23 Luglio 2005: L'Egitto è sconvolto da un attentato terroristico a Sharm El Sheikh... Che facciamo? Partiamo o non partiamo? Siamo partiti, ovviamente, lo stesso. Ed è stato bellissimo.

Maggio 2010: Fausto ed io, a gennaio, organizziamo il nostro viaggio da sogno in Perù. Uno dei principali obiettivi del viaggio era, ovviamente, Machu Picchu. A fine gennaio si abbattono nella zona di Machu Picchu delle piogge torrenziali di portata sconvolgente che letteralmente distruggono buona parte della ferrovia monorotaia che porta al sito archeologico. Inutile dire che il trenino era l'unico modo per arrivare fin lì. Panico e  messaggi poco rassicuranti dall'ambasciata (contattata 4 volte in un mese). Alla fine, con un colpo di tacco, la ferrovia viene riparata just in time... evvai!

Capodanno 2010: Fausto ed io organizziamo, ad ottobre, il Capodanno tra Eurodisney e Parigi. Il 27 Dicembre si abbatte un'ondata di freddo polare su Parigi di portata mai vista nella storia: aerei bloccati per giorni, bateau mouche sospesi e città completamente ricoperta di neve. Chiaramente noi avevamo un biglietto low cost non modificabile, non rimborsabile...niente di niente... (ndr: alla fine comunque siamo riusciti a partire).

E infine.. ultimo ma non per importanza...
Agosto 2011: Dopo attento studio ed attenta valutazione Fausto ed io decidiamo che è giunto il Japan-time. A fine febbraio prenotiamo i voli... il resto... beh... lo conoscete!

No comment! :-)

(*): E' assolutamente scontato che l'unico vero problema è per le persone che vivono nei posti nei quali si verificano le catastrofi e che al confronto i miei "disagi" del viaggiatore sono delle frivolezze pari ad un collant che si smaglia prima di una riunione..