Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati.
(Gore Vidal, La statua di sale, 1948)

martedì 28 giugno 2011

Valigie..

Questa volta nessun post su luoghi, lontani o vicini che siano. Stavolta si parla di VALIGIE.
Con l’avvicinarsi delle vacanze tutti (anche quelli meno organizzati!!) iniziano a pensare a cosa mettere nei bagagli. E inizia la fatidica battaglia di genere: valigie grandi vs valigie piccole, donne vs uomini.
A casa mia questa battaglia è ancora più accentuata perché Fausto è uno di quelli che partirebbe col marsupio per una settimana al mare. Salvo poi rendersi conto in vacanza di non essersi portato assolutamente un accidente di niente.

Ma partiamo con ordine.. borsone o trolley? Io sono chiaramente per il trolley, ed un borsoncino come bagaglio a mano, soprattutto se il viaggio è lungo vuoi non avere un libro, un giornale e un kit da bagno completo a disposizione per cercare di assumere un aspetto simil-decente dopo 10 ore di aereo?
Fausto, invece, partirebbe sempre e solo col bagaglio a mano cercando ogni tipo di tecnica per ingannare gli addetti del controllo bagagli. Per inciso: io resto sempre qualche persona indietro perché mi vergogno. J
Sostiene che se ti perdono la valigia è un casino. E infatti lo è. Ma anche se ti investono è un casino e mica per questo non cammini per strada!

Veniamo poi al bagaglio vero e proprio. Per gli uomini io capisco che sia più semplice: qualche pantalone/pantaloncino, magliette per quanti sono i giorni di vacanza anzi qualcuna in più, costumi se vai al mare, ciabatte ed un paio di scarpe extra, intimo e stop.

Le donne invece… costumi, copricostumi e pareo abbinati, ciabattine, qualcosina per fare le escursioni, vestiti per la sera, scarpe tacco basso, tacco medio, tacco alto, rullo per la ceretta, bagnoschiuma per entrambi, creme solari per entrambi, creme per insetti per entrambi, medicine per entrambi, trucco, intimo, qualche gioiello da abbinare, un paio di borsette, kit fotografico, ecc ecc.
Senza parlare poi di quelle comodissime vacanze a metà tra il caldo e il freddo, tra il mare e il viaggio culturale in cui veramente diventa un’impresa biblica.

Come vedete (e avrete senz’altro sperimentato in prima persona) è una guerra impari.
Io devo dire che con il tempo (e parecchie litigate) sono diventata abbastanza brava, riduco al minimo ma non tanto da aver bisogno di qualcosa che non ho.

Chissà voi…

lunedì 20 giugno 2011

Weekend a Vico..Post campanilista!

Purtroppo ultimamente il tempo è sempre poco, pochissimo e quindi mi dedico a post super veloci ma su posti comunque bellissimi.

Quello di oggi è veramente un “flash” su un posto vicinissimo (soprattutto a noi partenopei): Vico Equense sulla costiera sorrentina.

Vico Equense non è uno dei paesi più gettonati della costiera, eppure a me piace tantissimo. Probabilmente su questo mio “debole” incide anche il fatto che Fausto ed io abbiamo scelto questo posto come luogo per il nostro matrimonio e quindi è diventato a pieno titolo uno dei nostri “posti del cuore”.

Vico Equense è la cittadina che dà il benvenuto in costiera sorrentina. Ha una storia molto antica, dominata nel corso dei secoli da Etruschi, Fenici, Greci e Romani. E’ posta su uno sperone roccioso direttamente sul mare e, dal mare, si estende con colline verdeggianti fino ai 1400 metri del Monte Faito.  

Uno dei monumenti simbolo della sua lunga storia è la Cattedrale dell’Annunziata (tra l’altro la Chiesa in cui Fausto ed io ci siamo sposati). E’ una chiesa a strapiombo sul mare, con una vista mozzafiato… Ci si arriva passando per un vicoletto molto caratteristico che termina con un arco con vista sul golfo.

Prendendosi un weekend a Vico Equense ci si può dedicare al relax, al mare e alla buona tavola…
Partiamo dagli alberghi… a me avevano consigliato l’Hotel le Ancore (http://www.leancorehotel.com/ ), nel porticciolo della marina di Vico Equense. E’ un hotel con poche camere (8) tutte con un bel balcone con affaccio sul mare. Le camere e gli spazi comuni sono tutti molto curati e particolari ma le camere sono oggettivamente molto piccole e una vicino all’altra (quindi rumorose). Alternativa (ma non sul mare) il Grand Hotel Moon Valley(http://www.moonvalley.it/).

E per il mare? Lo Scrajo è una spiaggetta di sassi bellissima (http://www.scrajomare.it/), accessibile anche col treno dall’omonima stazione della circumvesuviana. Il mare, soprattutto in periodi non di super affollamento, è bellissimo e la vista è davvero superba. Guardando sul lato destro c’è tutto il golfo di Napoli con il Vesuvio in sottofondo, mentre sul lato sinistro c’è un altro dei monumenti più antichi di Vico Equense: Castello Giusso (tra l’altro il posto in cui Fausto ed io abbiamo organizzato il ricevimento). E’ un castello sui toni del rosso, a strapiombo sul mare…
Altra spiaggetta bellissima è quella sulla marina di Vico Equense.

Per quanto riguarda il palato non c’è che l’imbarazzo della scelta… Qui di seguito qualche suggerimento:

Insomma… che aspettate per prendervi un weekend di coccole?

lunedì 13 giugno 2011

I love Tuscany

Oggi un post veloce veloce su terre nostrane: la Toscana!
Io adoro la Toscana (tanto che la ricerco anche in posti più raggiungibili dalla mia nuova casa http://vadoinviaggio.blogspot.com/2011/04/langheshire-la-toscana-due-passi-da.html ) e per questo ci sono andata più volte: con la mia famiglia che me l’ha fatta scoprire quando ero più piccola, con Fausto e con gli amici.

Questa volta voglio parlarvi dell’ultima volta che ci siamo andati: lo scorso settembre! Innanzitutto perché è stato davvero un bellissimo weekend e poi perché con gli stessi amici stiamo tentando faticosamente di organizzare una second edition che per problemi logistici stenta a decollare…
Dunque… partecipanti: Ale, Giuliano, Stefy, Max, Evelina, Camillo, Fausto ed io…
Scambiandoci milioni di mail alla fine eravamo riusciti ad individuare la “VILLA”…. http://www.homelidays.com/radicondoli/casa-villa10221it1.htm , un casale con piscina nel paesino di Radicondoli, borgo medioevale vicino alla Val D’Elsa…
La villa era veramente bellissima: 5 camere da letto su due piani, cucina grande e super accessoriata, mega salone con divani, piscina con vista sulle vallate, giardino grandissimo con barbecue e calcio balilla ed un porticato in cui fare una colazione stile mulino bianco..
Appena siamo arrivati (noi 4 nordici) ci siamo tuffati nella piscina. Io personalmente l’ho fatto solo e soltanto per amicizia e per amore dell’autoscatto ma faceva un freddo assurdo!
Quando sono arrivati anche gli altri (che venivano da Napoli)  siamo andati a cena in un ristorante esattamente di fronte alla Villa, il Granaio http://www.ristoranteilgranaio.blogspot.com/.
Sul cibo, secondo me, è inutile dilungarsi: la Toscana è garanzia di buona tavola! Cinghiale, zuppe, crostini, porcini… insomma… siamo usciti più che soddisfatti! E il vino… beh… anche su quello la Toscana è “100% grandi successi”.. meno male che per tornare a casa dovevamo solo attraversare la strada!
Il giorno dopo oltre a girare come una scolaresca un po’ cresciuta nei bellissimi paesini tutto intorno (San Gimignano, Monteriggioni) siamo andati a fare un mega acquisto di carne in una macelleria che ci avevano consigliato a Casole d’Elsa.
Il macellaio, ometto super simpatico, ci ha venduto quintali di carne appena ha saputo che dovevamo fare una grigliata ed in più ci ha dato il vero “consiglio” in più… salsiccia fresca da spalmare cruda sulle bruschette insieme alla crescenza… mmmh… bontà!
Con una ottocentesca divisione dei compiti gli uomini si sono occupati del calcio balilla e del fuoco per la brace, noi donne della tavola, della musica e degli antipasti… alla fine tutti (o quasi) ci siamo occupati di una specie di coreografia che volevamo fare sulle note di “toda gioia, toda bellezza”… la coreografia, nemmeno a dirlo, è stata un flop incredibile! La serata assolutamente no.
Insomma… I love Tuscany perché ogni volta che ci vai ti sembra bellissima e ti stupisce per la cucina, per i paesaggi, per la storia. Ma più di ogni altra cosa ti stupisce per la dimensione: così a misura d’uomo, così adatta a prendersi cura di sé.  A Radicondoli, ad esempio, la domenica mattina stavano facendo una festa di inaugurazione di una nuova ambulanza.. ma vi pare?!?!

venerdì 10 giugno 2011

Ullapool... fari, whisky e lavanda..

Una mia nuova amica di blog, che ha un sito tutto dedicato alla Scozia (http://auroradomeniconi.wordpress.com/), dopo essere capitata per caso sul mio post sull’isola di Skype (http://vadoinviaggio.blogspot.com/2011/04/lisola-di-skye.html) mi ha chiesto di scrivere qualcos’altro sulla vacanza scozzese per l’iniziativa che ha lanciato di recente sul suo blog: Scotland, my love!
Ovviamente ho accettato più che volentieri!!!
Dopo averci pensato un po’ su, ho deciso di dedicare il post a Ullapool, cittadina portuale abbastanza al nord della Scozia…  Prima di parlarvene, però, questa volta voglio dirvi quali sono state le tappe della nostra vacanza: può tornare utile nel caso qualcuno stesse organizzando la sua vacanza in Scozia per la prossima estate!
Noi siamo partiti (estate 2008) da Roma Ciampino con un low cost per Glasgow Prestwick. Da lì le nostre tappe sono state:
-          Ayr (cittadina dell’Ayrshire vicino Glasgow)
-          Stirling
-          Fort Williams, Loch Lomond e Luss
-          Mallaig, Portree e Isola di Skye
-          Ullapool
-          Loch Ness e Inverness
-          Edimburgo
-          Glasgow

Come già detto siamo rimasti molto soddisfatti di ciascuno dei posti che abbiamo visto e del percorso scelto... anche se ci ripromettiamo di tornarci per proseguire fino alle Orcadi.
Ma veniamo a noi….  Come già detto siamo arrivati ad Ullapool dopo essere stati sull’isola di Skye percorrendo in macchina lo Skye Bridge… quella mattina non smetteva un attimo di piovere!
Nella strada da Portree a Ullapool abbiamo deviato per visitare l’Eilan Donan castle, secondo me in assoluto il più bello delle Highland… guadando le foto qui sotto capirete perché la penso così.
Dopo la visita al castello eravamo così fradici (nonostante gli immancabili impermeabili) che ci siamo rifugiati in una bettolaccia a mangiare zuppa calda: giorno 20 agosto!!!
Quando ci siamo rimessi in macchina la pioggia era passata e man man che proseguivamo lungo la costa verso nord il paesaggio diventava sempre più intenso: il mare, le lunghe spiagge e chilometri di lavanda tutto intorno: uno spettacolo!!!
Prima di arrivare ad Ullapool abbiamo deciso di fare una rapida tappa in un paesino chiamato Poolewe: non c’era nessun motivo per fermarsi lì se non il fatto che l’ipotesi iniziale nell’organizzazione era di dormire in questo posto. Ci eravamo rassegnati, un po’ perché avevamo letto che Ullapool era molto carina ed un po’ perché era stato molto difficile trovare un posto in cui dormire. Appena arrivati nel paesino abbiamo capito perchè: non c’era assolutamente niente a parte un pub ed una lunga strada con villette ai lati.
Siamo entrati nel pub e abbiamo ordinato un the caldo. Dopo qualche minuto ci siamo resi conto che eravamo gli unici a bere the: il pub era pieno zeppo di operai andati lì direttamente dal lavoro (si riconoscevano dalle tute da lavoro sporchissime) a prendere una pinta (vabbè diciamo pure 2 o 3 o 4) e a fare una partita di biliardo.

Ad Ullapool abbiamo alloggiato in una locanda di fronte al mare che si chiamava Ferry Boat Inn (http://www.ferryboat-inn.com/), piccolo albergo trovato sulla guida della Scozia che avevamo comprato durante l’organizzazione. L’albergo aveva un pub al piano di sotto e al piano superiore alcune camere piccolissime anche se molto caratteristiche. Devo dire che come struttura è stata la peggiore di quelle trovate in Scozia ma era così incredibilmente tipica che ci siamo divertiti tantissimo. Il gestore era un ragazzo che, appena siamo arrivati, si è rivolto a noi chiamandoci Sir e Madam… ci ha fatto venire in mente il protagonista di Arancia Meccanica… ve lo ricordate?
La mattina ci ha suggerito di prendere per colazione la “vegetarian scottish breakfast”: che spettacolo! Si è presentato con una mega omelette piena di verdure che era buonissima!
A parte il pub del Ferry Boat Inn, ad Ullapool c’è un solo altro pub il Seaforth http://www.theseaforth.com/ che ci è piaciuto tantissimo. Tutte le sere musica dal vivo, cibo buono (Fausto ha assaggiato i famosi huggies) e un bancone del whisky infinito. Io, tra l’altro, non me ne ero accorta. Mi sono avvicinata al barista e gli ho chiesto 2 bicchieri di whisky. Lui si è girato e mi ha mostrato una parete enorme piena zeppa di bottiglie… dopodiché ha cominciato a farmi mille domande tecniche, amaro/molto amaro, aromatico, single malt, blend, ecc ecc…. Alla fine ci ha dato due bicchierini di Oban e via!

Intorno ad Ullapool non c’è una cosa specifica da vedere ma è tutta la zona ad essere particolare ed affascinante… fari stupendi (quello qui sotto è Cape Wrath), resti di vecchi castelli, laghi e insenature… insomma da non perdere!

Ahhhh.. Scotland, my love! J