Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati.
(Gore Vidal, La statua di sale, 1948)

mercoledì 7 dicembre 2011

Thailandia..parte 3

Anche stavolta partiamo all’alba da Bangkok. L’unica cosa che ci ricorda l’orario però è il nostro sonno. Per il resto Bangkok non dorme mai.

Nel solito traffico arriviamo all’aeroporto: direzione Koh Samui, isola nel sud della Thailandia dal lato del Mar cinese.
 Avevamo letto su qualche forum che l’aeroporto di Koh Samui è considerato uno dei più belli del mondo e, in effetti, non avevamo mai visto niente di simile: praticamente un villaggio vacanze con vialetti alberati, fiori..
Per dormire avevamo chiesto noi all’agenzia di alloggiare al Samui Resotel & SPA che conciliava le nostre esigenze in termini di zona, budget e aspetto delle camere (almeno dalle foto). Tutto confermato: albergo bellissimo, stanze enormi e stupende, e posizione ideale ad una distanza tale dal centro dell’isola tale da poterci arrivare volendo anche a piedi ma senza l’inconveniente di dover stare nella zona più affollata.

L’albergo si trova nel tratto finale della spiaggia che, secondo noi, è la più bella dell’isola (Chaweng Beach). E’ una spiaggia di sabbia e palme lunghissima che ha come unico neo il fatto che la parte centrale corrisponde al centro dell’isola in cui si concentrano la maggior parte dei resort, dei ristoranti e dei negozietti. Il tratto finale però è bellissimo con pochissima gente, quiete e una natura incantevole.
Prima di partire avevamo ricevuto informazioni contrastanti sul clima e sul posto. Troppo incerto il primo e troppo affollato il secondo. Ma il mare era un complemento del giro in Thailandia che desideravamo e, quindi, avevamo deciso di correre entrambi i rischi.
Per quanto riguarda il clima abbiamo effettivamente riscontrato che è un po’ incerto, nel senso che una mezz’oretta di pioggia giornaliera è praticamente una certezza. Ma vi garantisco che fa talmente tanto caldo che è vista come una benedizione. A parte questa mezz’oretta, però, il tempo è bello con al massimo con qualche nuvola al mattino e una temperatura altissima. Nota importante: bisogna stare veramente molto molto attenti ai raggi del sole che sono terribili. Anche quando il cielo è parzialmente coperto è d’obbligo la protezione solare alta perché i bastardi colpiscono senza pietà. (questo ovviamente è un consiglio dopo che essermi spellacchiata tutto lo spellacchiabile).
Per quanto riguarda il tema del posto affollato… se ci si aspetta uno scenario solitario da atollo in mezzo al mare si resta delusi. Per dire.. non è tipo Los Roques (http://vadoinviaggio.blogspot.com/2011/05/los-roques-un-paradiso-in-terra.html) ma è anche molto meno affollato di un’isola greca, italiana o croata.
E’ un posto che, secondo me, riesce a venire incontro veramente alle esigenze di tutti: spiagge incontaminate e lidi super organizzati, grossi resort e alberghi piccolissimi, ristorantini intimi sulla spiaggia e movida.
Per la cena abbiamo girato posti diversi tutte le sere (l’agenzia ci aveva consigliato di non prendere la mezza pensione perché mangiare al ristorante costa davvero pochissimo) e abbiamo assaporato la varietà e la bontà della cucina thailandese che è diventata subito la mia cucina etnica preferita.
Per girare l’isola dopo abbiamo noleggiato per circa 6 euro al giorno un motorino. I thailandesi hanno la guida a sinistra come gli inglesi ma guidano, contrariamente agli inglesi, in maniera molto “naif”. Noi quindi siamo andati tanto piano da farci superare anche dalle biciclette ma è stato il modo migliore per vedere tutte le bellezze dell’isola, che sono davvero tante.
Innanzitutto le spiagge, tutte bellissime di sabbia finissima con le palme (non a caso è chiamata Coconut Island).
E i massaggi thailandesi (ndr: di solito gli alberghi hanno un “centro massaggi” sulla spiaggia ad un costo irrisorio – 4 euro per 1 ora)
E poi il villaggio dei pescatori in cui la sera è bellissimo cenare direttamente sulla spiaggia.
E ancora i luoghi di culto religioso degli abitanti dell’isola, tra cui il Buddha gigante.
Da Koh Samui siamo andati a Koh NangYuan: un posto incredibilmente bello. Per arrivarci c’è un catamarano (opzione CALDAMENTE consigliata) e delle barchette più piccole (tra l’altro allo stesso costo). Noi non sapevamo dell’esistenza del catamarano quindi abbiamo tentato di andarci con queste barchette: tremendo errore! Se soffrite di mal di mare, ma anche se non ne soffrite, è un viaggio di due ore assolutamente insopportabile.
Per il resto Koh NangYuan si commenta da solo:
Da Koh Samui si arriva facilmente anche a Koh Phangan, famosa per il full moon party e l’half moon party. Sinceramente avevo letto che sono diventate delle feste tipo rave e già la cosa non mi attirava particolarmente, quando poi ho scoperto che ti ci portavano DI NOTTE con le suddette barchette la cosa non mi è nemmeno passata per la mente, quindi non saprei dirvi se vale o meno la pena di andarci).

Insomma... la Thailandia è stata una bella scoperta per moltissime ragioni ma l'aspetto che più mi ha affasciato è stata la diversità di questo paese rispetto al nostro mondo.. del resto quando i viaggi ti aprono la mente diventano un'esperienza di vita indimenticabile..

5 commenti:

  1. molto bello,dettagliato ma avrei preferito piu informazioni generali.......:(sn rimasta un po delusa

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  2. Che tipo di info generali? Se servono possiamo sempre provvedere! :-)

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  3. Che tipo di info generali? Se servono possiamo sempre provvedere! :-)

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  4. ciao Micky,
    complimenti per l'articolo ed il blog :-)
    Siete stati in dei bei posti!

    Il blog è anche su Facebook?

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  5. No, non è ancora su facebook!! grazie mille per i complimenti e BUONE FESTE!

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